Incentivi pompe di calore 2025: requisiti tecnici e come ottenere la detrazione
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Direttore: Alessandro Plateroti

Incentivi pompe di calore 2025: requisiti tecnici e come ottenere la detrazione

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Nel 2025 l’installazione di pompe di calore è incentivata con l’Ecobonus al 65%. I requisiti tecnici, le spese ammesse e avere la detrazione.

L’interesse verso le pompe di calore è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, grazie alla loro capacità di riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda sanitaria in un solo sistema, con un consumo energetico ridotto. Questo le rende ideali per chi desidera un impianto efficiente e sostenibile. Nel 2025, queste tecnologie restano al centro delle politiche di incentivazione statale, con l’Ecobonus al 65%, un’agevolazione pensata per chi effettua interventi di riqualificazione energetica. Tuttavia, ottenere la detrazione non è affatto automatico. La normativa prevede infatti una serie di requisiti stringenti che, se non rispettati, comportano la perdita dell’incentivo.

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Le pompe di calore nel 2025: efficienza e bonus fiscali a rischio per chi non è informato

Per accedere al bonus, è fondamentale che la pompa di calore sostituisca un impianto di climatizzazione invernale esistente. Non sono ammesse nuove installazioni su edifici sprovvisti di riscaldamento. Inoltre, il dispositivo installato deve garantire elevati standard di efficienza energetica, documentati da certificazioni tecniche e, in alcuni casi, da asseverazioni redatte da professionisti abilitati. Le prestazioni minime richieste sono regolamentate dal decreto 6 agosto 2020 e variano in base alla tipologia di pompa e alla potenza dell’impianto.

Oltre all’efficienza, è necessario prestare attenzione alla modalità di pagamento, che deve avvenire tramite bonifico parlante, pena l’esclusione dal beneficio. I pagamenti tracciabili sono infatti l’unico strumento riconosciuto per le persone fisiche. A chiudere il cerchio degli adempimenti, vi è l’obbligo di trasmissione all’ENEA della scheda tecnica dell’intervento entro 90 giorni dalla sua conclusione. La mancata comunicazione, anche se involontaria, può far decadere il diritto alla detrazione.

Detrazione al 65%: spese ammissibili, limiti e compatibilità con altri bonus

Il beneficio previsto dall’Ecobonus consente di detrarre il 65% delle spese sostenute, fino a un massimo di 30.000 euro per unità immobiliare. Questo significa che l’importo massimo recuperabile è pari a 19.500 euro, ripartito in dieci quote annuali di pari importo. La normativa definisce con precisione quali spese sono ammesse: tra queste rientrano l’acquisto della pompa di calore, la posa in opera, lo smaltimento del vecchio impianto, le opere murarie e idrauliche strettamente collegate all’intervento, oltre alle spese professionali legate alla progettazione e alla redazione della documentazione tecnica necessaria.

È fondamentale sapere che l’Ecobonus 2025 non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali per le stesse spese, come ad esempio il Superbonus. Se l’installazione della pompa di calore è stata già effettuata come intervento trainato all’interno di un progetto Superbonus, non è possibile usufruire anche della detrazione al 65%. Tuttavia, è consentito combinare l’Ecobonus con altri incentivi, come il Bonus Ristrutturazioni, purché si tratti di spese distinte e documentate separatamente.

Un altro aspetto da considerare riguarda gli edifici condominiali: in caso di installazione di pompe di calore centralizzate, i singoli condòmini possono beneficiare dell’Ecobonus in base alla loro quota di spesa. È però necessaria una delibera assembleare e l’invio della pratica unica all’ENEA. In caso di vendita dell’immobile o successione, il diritto alla detrazione si trasferisce rispettivamente al nuovo proprietario o agli eredi, a patto che mantengano l’utilizzo dell’immobile.

Per sfruttare al meglio gli incentivi per pompe di calore 2025, è essenziale conoscere ogni passaggio richiesto dalla normativa. Basta un errore, come un bonifico errato o la mancata comunicazione all’ENEA, per perdere completamente il beneficio. Prepararsi in anticipo, affidarsi a tecnici competenti e seguire le istruzioni ministeriali è il modo migliore per trasformare un investimento in un reale risparmio fiscale.

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ultimo aggiornamento: 10 Ottobre 2025 10:16

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